L’AIE (Associazione Italiana editori) ha reso disponibile l’analisi sul mercato dell’editoria del 2017, completa di un raffronto con i dati sugli anni precedenti. Ne approfitto quindi per condividere con te qualche riflessione sui trend editoriali dell’ultimo anno, avvalendomi anche dell’integrazione dei dati da Istat (Istituto nazionale di Statistica).
L’editoria in numeri
La prima fotografia di interesse è la grandezza del mercato dell’editoria in Italia, e il suo confronto con altre industrie della creatività e della cultura.
Il mercato del libro (2710Mln€) è secondo solo alla payTV (2990 Mln€). A seguire troviamo l’abbonamento Tv in chiaro (cosiddetto canone, 1910Mln€), editoria quotidiana (1910 Mln€) e Cinema (con grosso stupore, solo 695 Mln€).
Lo stato di salute dell’editoria
Iniziamo con l’esaminare un po’ di informazioni di contorno sull’editoria del 2017.
Il libro (quello cartaceo) vende bene in e-commerce (52%), molto bene in libreria, 78% e poco bene in GDO. E questo consolida un’importante considerazione: il lettore non sta in una corsia di un supermercato.
Bene la crescita dell’esportazione di diritti di edizione, che negli ultimi anni aveva visto i nostri autori in difficoltà con l’export. Gli autori italiani destano quindi l’interesse del mercato straniero.
Il settore Fiction continua a essere in crescita, sia in termini di copie vendute, sia in termini di valore. Continua la crescita del mercato ebook, anche se solo di un + 3,2% (il 2016 aveva segnato +21,2%).
Di grande interesse anche la comparsa di dati Amazon, anche se stimati. Parliamo fondamentalmente dei libri cartacei, poiché gli ebook vengono trattati solo marginalmente.
I numeri della narrativa
La narrativa, nel 2017, rappresenta 19.860 nuovi titoli, dato praticamente identico al 2016 (Istat). La libreria di catena è in crescita come parimenti lo store online. Per quanto riguarda la panoramica delle opere pubblicate, risultano un totale di 51860, e sono aumentate di 5000 unità circa rispetto al 2015.
La tiratura si è ridotta di oltre il 25 %, quindi ci sono più titoli a disposizione ma meno copie in circolazione. Ciò significa una maggior scelta, ma con un occhio da parte degli editori al limite della capacità di spesa pro-capite, aumentando così di soli 2,6 punti percentuali la tiratura complessiva.
Del totale di opere pubblicate, il 64% sono opere “Varia Adulti”. Su quest’ultimo, se consideriamo il settore Romanzi (non classici), essi ricoprono in 24% dei titoli e il 40 % della tiratura, quindi in questo settore troviamo la tiratura più corposa. Le ristampe sono il 25% circa del totale, mentre le prime edizioni sono il 75%.
Quindi, il settore Romanzi premia indubbiamente il nuovo, ma rispetto agli altri settori, quello dei Romanzi trova un mercato nel tempo, senza obsolescenza del materiale. Questo è un indicatore di un rinnovamento sistematico della platea.
Nell’ottica quindi un rinnovamento di pubblico, l’ebook rappresenta un grande alleato per Editori e Lettori.
Quanto deve costare un libro?
Per quanto riguarda l’importazione, vediamo che le opere tradotte dall’inglese sono 25575, nel settore “Varia Adulti”. Questo è il settore più importante della produzione.
Sempre in un’ottica commerciale, osserviamo le classi di prezzo: le più gettonate sono fino a 10 euro e tra 10 e 15 Euro, che da sole coprono il 50% del valore. Questo significa che la percezione corretta del prezzo di un libro non dovrebbe superare i 15 Euro. La classe di prezzo subito a ridosso, da 15 a 20 Euro aggiunge un altro 20% circa. Quindi il 70% dei libri ha un prezzo fino a 20 Euro.
Questa è una informazione importantissima, perché le case editrici (e anche gli autopubblicati) devono fare varie considerazioni in fase di creazione del Budget. Purtroppo c’è sempre meno posto per il romanticismo e uno errore editoriale può costare tanto.
Quanti anni hanno i lettori
Per quanto riguarda il pubblico , i lettori sono ancora i più giovani, la fascia 15-24 anni è la più popolata; bene anche i 25-54, anche se forse sarebbe più utile spezzare la categoria in 25-40 e 41-54, in quanto è noto che dai 40 anni, probabilmente a causa del degrado visivo, inizia l’abbandono della lettura (se hai problemi di vista, leggi questo post sui vantaggi dell’ereader , scoprirai che leggere non sarà più uno sforzo).
Sarebbe bene inoltre distinguere tra lettori e lettori accaniti, quelli cioè in grado di divorare 4 libri al mese che in termini di ore dedicate alla lettura sono tipicamente nella fascia 18-40 anni.
Oltre il digitale
Particolare interesse desta la nuova articolazione della lettura digitale, che affianca gli audiolibri all’ebook, legati da un rapporto di circa 1 a 3 in termini di lettura (ovvero una consultazione in audiolibro contro 3 consultazioni di un ebook), che insieme ricoprono il 38% contro un 62% legato al libro cartaceo.
L’integrazione cartaceo/digitale sta aumentando, il consumatore comincia a unire i due tipi di supporto, rendendo il mix molto più ampio.
Conclusioni
Tirando un po’ le somme di queste analisi emerge un dato confortante: in Italia si legge, poco, ma si legge. Il mercato del libro è secondo solo alla Pay Tv e passa davanti a cinema e quotidiani.
Rispondono bene le vendite in libreria e negli e-commerce, mentre è in forte calo il consumo nell’ambito dellaGDO. È in crescita anche l’appeal dei titoli italiani sul mercato estero.
Gli editori stampano meno libri, ma offrono una maggiore scelta di titoli, con dei prezzi che stanno fra i 10 e 15 euro.
In aumento il consumo dell’audio libro che affianca l’ebook nell’universo del digitale.
Ora tocca a te. Tu in quale categoria di lettore rientri? Dove acquisti più frequentemente i tuoi libri? Se l’articolo ti è piaciuto, aiutante la diffusione condividendolo sulle tue pagine social. Grazie per la tua attenzione e a presto!
Paolo Benesperi says
Ecco, io, lettore accanito da sempre, quando ero ragazzo acquistavo i libri in libreria (negli anni Ottanta). Poichè sono libraio (cartolibraio per la precisione) da 25 anni acquisto ovviamente i libri di mio interesse dai miei grossisti. Io preferisco il cartaceo all’ebook. I miei generi preferiti sono sempre stati la fantascienza, i saggi di divulgazione scientifica, la politica, la storia, la filosofia. Gli altri generi non mi hanno mai appassionato molto, tuttavia un pò di romanticismo viene affrontato nei romanzi di fantascienza e di fantapolitica, quindi non ne sono del tutto digiuno.
Eleonora Morrea says
Buongiorno Paolo, intanto grazie ancora per il Suo interesse. Visto che cita gli ebook, mi permetto di consigliarle la lettura del post: https://www.follieletterarie.com/5-motivi-validi-passare-all-ebook/ dove indico 5 buoni motivi per passare all’ebook. Francamente, da quando ho scoperto il kindle, non ne posso più fare a meno, soprattutto per quanto riguarda il comfort di lettura (possibilità di ingrandire il carattere e schermo retroilluminato che non affatica la vista). Del resto leggendo davvero tanto, per passione e per lavoro, preferisco leggere confortevolmente e lasciare la cosiddetta “poesia” del cartaceo, solo a quei volumi che mi hanno particolarmente colpito.Un caro saluto e buona domenica.
Paolo Benesperi says
Argomento complesso.
Le consiglio di leggere il seguente link:
Quando un libro di carta è meglio di un ebook – Pensare Creativohttps://www.pensarecreativo.com ›
Cari saluti altrettanto.
Eleonora Morrea says
Grazie Paolo, l’articolo è davvero molto interessante e ricco di spunti. Sul discorso dell’apprendimento, sono io la prima ad affermare che studiare sul cartaceo non è paragonabile allo studio su un ebook. Io infatti nel post mi riferisco (e controllerò di averlo specificato) a letture di evasione e non finalizzate all’apprendimento. Ero anche al corrente della questione preparatoria al sonno, per cui è opportuno evitare schermi riflessi nell’ora prima di coricarsi. Ma ad esempio l’illuminazione del kindle paperwhite (oltre a essere regolabile) non è come quella dei telefonini o dei tablet, in quanto studiata apposta per la lettura. In ogni caso, ribadisco che per me che leggo davvero tanto (mio marito per prendermi in giro mi chiede: quando fai con un libro?) il comfort che mi garantisce l’ebook è impagabile; le dirò che ultimamente leggere quei pochi cartacei di cui magari non esiste la versione in ebook mi richiede un discreto sforzo per quanto riguarda la vista, per cui se posso evito. Grazie ancora per il link suggerito ( lo inserirò nel post). Un caro saluto.
Paolo Benesperi says
Ti ringrazio per questa replica perchè mi serve per chiarirmi le idee; in effetti non ne so molto del kindle. Sono d’accordo che l’ebook sia utile in molti casi e comprendo che tu ti ci trovi bene; il cartaceo è utile in altri casi. Continueremo ad averli entrambi. Ammetto di essere un uomo del Novecento, che un pò, forse anche troppo, rimpiange il suo secolo, magari perchè ho, a torto o a ragione, che in quell’epoca ci fosse più libertà di oggi.
Comunque, proprio perchè amo la libertà, come ho già detto,
conto di venire a visitare la vostra antica terra della libertà.
Ammiro la vostra libertà.