L’editor è una figura determinante nell’attività di uno scrittore. Se sei stato in grado di spuntare un contratto di edizione, sicuramente ti verrà affidato un professionista direttamente dalla casa editrice. Se hai optato per l’autopubblicazione, sarai tu a scegliere il professionista che ti affiancherà in questa fase così delicata della scrittura.
Sull’importanza della figura di un editor per chi si avventura nell’autopubblicazione ne avevo già parlato in un precedente post dal titolo “Autopubblicazione non puoi fare tutto da solo“.
In questo post troverai invece 5 consigli per aiutarti nella scelta di un professionista serio e capace, con il quale instaurare un proficuo rapporto di collaborazione, da cui ne potrà trarre vantaggio non solo il tuo libro, ma anche la tua attività di scrittore.
Facciamo il punto: che cos’è l’editing?
A questa domanda potresti ricevere tante risposte diverse. Si può certamente dire che di editing ne esistono almeno di due tipi, a seconda di come vuoi agire sul testo. Se il lavoro si concentra sulla coerenza della trama e sulla caratterizzazione dei personaggi, in parole povere sui contenuti, si può parlare di editing strutturale. Se invece l’attenzione si focalizza sullo stile, sulla grammatica e sintassi, allora si tratta di editing formale.
Se vuoi approfondire maggiormente questo aspetto, ti invito a leggere un post molto interessante che potrà illuminarti sulla questione attraverso semplici ma deliziosi esempi, basta cliccare qui
Fatta questa necessaria premessa, ecco 5 consigli per scegliere un buon editor.
Chi non può farti da editor
Ne avevo già parlato, ma ritengo opportuno ribadire che né i tuoi parenti, né i tuoi amici o colleghi di lavoro possono ricoprire questo delicato ruolo. E non è una questione solo di competenze, ma del coinvolgimento emotivo che non consente il necessario distacco per una prestazione professionale in linea con le tue esigenze.
Queste persone che ho citato, o ti vogliono talmente bene che ameranno qualsiasi cosa tu riesca a scrivere, inclusa la lista della spesa, o in alternativa, poiché ti conoscono e ti frequentano, potrebbero non avere il coraggio di dirti cosa pensano esattamente dei tuoi scritti.
Devi scegliere un professionista e pagarlo. Ciò ti consentirà un lavoro serio e professionalmente distaccato.
Prima di cercare stabilisci un budget
Prima di metterti alla ricerca di un editor, devi aver chiaro quanto puoi investire. Non ho scelto la parola investire a caso, in quanto i soldi che verserai per la prestazione di un buon editor sono da considerarsi un investimento per la tua futura attività di scrittore. Ne beneficeranno il tuo libro e le tue competenze di scrittura.
Ricordati che nel processo di scrittura, stampa e vendita di un libro, purtroppo un buon editing da solo non sarà sufficiente per sfondare ma rappresenta sicuramente una base di partenza fondamentale e necessaria
Dove cercare un editor
Io sono la prima a dire che “Google ha tutte le risposte” ma non in questo caso. La rete è troppo piena di informazioni e corri il rischio di non essere in grado di orientarti, perdendo solo del tempo prezioso e magari affidandoti a personaggi improvvisati.
Chiedi a colleghi scrittori, bazzica i gruppi di scrittura o associazioni. Vedrai che i nomi delle persone capaci, o quanto meno che meritano attenzione, non tarderanno ad arrivare alle tue orecchie.
Richiedi una prova di editing
É importante che scrittore e probabile editor si annusino prima di stabilire un accordo ufficiale. Per questo è buona regola richiedere una prova di editing su un paio di capitoli del romanzo. Ciò permette a entrambi di capire se vi potete “sintonizzare”. La prova inoltre consente a te di capire se la persona dall’altra parte è un professionista capace e non un raffazzonato.
L’editor invece da parte sua potrà già farsi un’idea del tipo di lavoro che andrà ad effettuare e illustrare brevemente come intende lavorare sul testo.
Il lavoro di un editor ti farà male
Devi essere pronto a metterti in discussione. Un editor professionalmente distaccato, esperto e capace non avrà remore a smontare la tua storia e mettere in dubbio tutto quello che credevi di sapere fino ad allora, non per sadismo, ma per migliorare il tuo lavoro. Ricordati che vi muovete entrambi nella stessa direzione: la nascita di un buon libro.
Non ti nascondo che tutto ciò potrebbe fare male. Il tuo libro è per certi versi un po’ la tua creatura, quasi un figlio tuo e vederlo torchiato, seppur per il suo bene (e anche il tuo, ricordalo), non è mai una passeggiata.
In quei momenti nei quali vorresti uccidere il tuo editor, buttare all’aria i tuoi manoscritti e darti alla composizione floreale, esci dal tuo corpo e pensa alle farfalle, che da bruco molliccio si trasformano in insetti leggiadri e colorati che passano il loro tempo a succhiare nettare dai fiori.
Dopo essere passato tra le mani di un buon editor il tuo libro non potrà che uscirne migliorato ed essere pronto per spiccare il volo. Buona fortuna!
La palla passa a te! Hai un editor di fiducia con il quale collabori? Ti è mai capitato di incontrare un editor che si è rivelato non all’altezza? La tua opinione per me conta molto, per questo mi farebbe piacere leggere nei commenti le tue osservazioni e la tue esperienze per un rispettoso e sano confronto.
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ciao says
Ciao grazie per la connessione