Christine Besze esordisce in Italia con il primo volume della serie dei fratelli Savage dal titolo “Più forte della vendetta”. Per l’occasione, l’autrice è stata ospite del mio salottino virtuale dove presenta i protagonisti e ci racconta qualcosa di sé. Vieni a conoscerla!
Ci sono libri che prendi in mano incuriosita dalla trama, poi non appena cominci la lettura… bum! Un colpo al cuore. E allora metti da parte tutto pur di continuare a leggere, e anche al termine, i protagonisti, le scene, alcune battute, ti girano in testa in un loop infinito ed emozionante.
Chi è l’autrice di un libro del genere? Proprio lei, Christine Besze.
Christine besze e i fratelli savage
1- Benvenuta Christine! È un grande piacere averti come mia ospite in occasione dell’uscita di “Più forte della vendetta”. Ti piacerebbe cominciare raccontandoci qualcosa di te che non si trova nelle biografie ufficiali?
Salve! Sono così emozionata di essere qui.
Quello che non troverete nella mia bio è il mio amore per i film.
Li amo talmente tanto che mio suocero ha realizzato apposta per me una mensola dove tengo la mia gigantesca collezione di DVD. A casa mia siamo in grado di sostenere una conversazione usando solo citazioni tratte dai film!
2- Più forte della vendetta è il libro che presenta i fratelli Savage alle lettrici italiane. Vorrei cominciare parlando di Asher, condannato per qualcosa che non ha fatto. Una volta stava dalla parte dei buoni, ora è alla ricerca della vendetta. Cosa devono sapere le mie lettrici prima di cominciare la lettura?
È stato affascinante scrivere di questo personaggio. Non mi ero resa conto che stavo raccontando di un anti-eroe fino a quando non me lo ha fatto notare una delle mie beta-reader.
Ai miei occhi, lui rappresenta non solo ciò che accade quando si spingono troppo oltre i limiti di una persona, ma anche fino a che punto si è disposti ad arrivare affinché giustizia sia fatta.
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3-Io ho amato molto “Più forte della vendetta”, e mentre lo leggevo, in un certo qual modo ci ho trovato dei riferimenti alla favola de “La Bella e la Bestia”: il rapimento, l’odio nei confronti del papà di Charlee, la scena nella foresta… Hai preso spunto dalla fiaba?
Mi piace questo paragone. Onestamente non ci avevo mai pensato. Questa storia è partita perché mentalmente mi trovavo in una zona oscura ed era un modo per farci i conti. Da lì è cominciato tutto.
4- A proposito di Charlee, lei è una ragazza forte, che aspira a essere molto più della figlia di un mafioso. Cosa puoi raccontarci di lei?
Charlee vuole liberarsi dall’influenza del padre e imparare a muoversi con le sue gambe. Crescere senza la guida di una madre l’ha portata a diventare donna forte che è ora. Sa essere anche molto ostinata e non esita a dire ciò che pensa.
5- E ora, parliamo di Axel; irriverente, sempre con la battuta pronta, dall’indole estremamente protettiva. Sarà il protagonista del secondo libro della serie, ma è possibile fare la sua conoscenza già dal primo. Cosa vuoi che le lettrici sappiano di lui?
Axel è il fratellino con cui tutti si riescono a relazionare maggiormente.
Gli piace scherzare e provocare i fratelli, ma sa essere molto più intuitivo di quanto la gente pensi.
È sempre il primo a fare la battuta, ma anche quello che riesce a cogliere nel segno prima degli altri.
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6- Ultimo, ma non per importanza, viene Zane, protagonista invece del terzo libro e che io non vedo l’ora di leggere. Fra i tre, è il più taciturno, ma è anche un grande osservatore. Ci puoi rivelare qualcosa di più su di lui e sul libro?
Il passato di Zane è tormentato e brutale se non addirittura più oscuro di quello di Asher.
Alcune circostanze lo costringeranno ad affrontare faccia a faccia i propri demoni personali.
E come ogni faccenda che riguarda i fratelli Savage, si tratterà di un affare di famiglia da risolvere con un po’ di sangue, sudore e lacrime.
christine besze: la scrittrice
9- Di cosa ami circondarti quando scrivi? Di cosa non puoi fare a meno?
Della musica, che è un must per me. Mi nutro delle emozioni che ne vengono da qualsiasi canzone. Se sto scrivendo una scena divertente, ho bisogno di una musica che mi infonda ottimismo, ma se sono impegnata in una scena più carica emotivamente o magari oscura, allora mi serve una melodia che mi comunichi la stessa energia.
Quando trovo quella giusta, quella che mi smuove le corde giuste per cui le parole fluiscono senza problemi, allora l’ascolto a ripetizione finché non ho finito di scrivere quella scena.
Inoltre quando scrivo non posso fare a meno dei miei post-it colorati che mi aiutano a identificare i punti di vista, e delle penne BIC. Scrivono così bene che me ne sono comprata una quantità industriale!
10- Cosa provi quando sta per uscire un tuo libro?
Il giorno dell’uscita è sempre un miscuglio di emozioni per me. Passo dall’eccitazione all’ansia in un attimo. Poi mi assalgono le mie insicurezze e comincio a rimuginare, dicendomi che avrei potuto fare qualcosa in maniera differente. Il giorno che segue l’uscita del libro invece sono esausta.
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11 – Ti lasci influenzare dalle recensioni?
In quanto autrice cerco sempre di migliorarmi nel mio lavoro.
Quindi se ricevo critiche che sono costruttive, le prendo seriamente in considerazione, ma alla fine dei giochi, sono i personaggi che hanno l’ultima parole e io non posso che seguirli.
12- Puoi svelarci a cosa stai lavorando attualmente e quali sono i tuoi progetti per il futuro?
In questo momento sto scrivendo il libro di Zane e ho in mente degli spin-off che riguardano personaggi che incontrerete nel libro di Axel.
La storia di Zane ha delle tinte più oscure di quella di Asher e mi porta a uscire dalla mia zona di confort per entrare nella testa di questo personaggio.
Tuttavia, mi sta tirando fuori ogni sorta di emozione e io sono entusiasta all’idea di farlo conoscere alle lettrici.
13- C’è qualcosa che vorresti aggiungere per le lettrici italiane?
Sono molto emozionata al pensiero che le lettrici italiane incontrino i fratelli Savage e spero che anche loro li amino tanto quanto me.
Grazie Christine per essere stata con noi!
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