Hai deciso che è giunto il momento: quello di scrivere un libro. Sei stufo di tentennare, di riempire le cartelle del pc con pagine e pagine di progetti narrativi abbozzati e mai terminati. Ora vuoi fare sul
Prima di avviarti verso la tua carriera di scrittore, voglio darti 5 consigli utili per affrontare questo cammino che, non ti nascondo, è pieno di insidie.
Prima di cominciare a scrivere un libro
Prima di scrivere un libro, devi essere pronto a rispondere alla domanda: sai scrivere?
Se non sei consapevole delle tue capacità e dei tuoi limiti, la strada nel mondo dell’editoria si trasformerà in un purgatorio: passerai il tuo tempo a inviare manoscritti ovunque e, nella migliore delle ipotesi, l’unica offerta che riceverai sarà quella di acquistare obbligatoriamente un numero di copie del tuo lavoro. Nella peggiore, otterrai la più totale indifferenza.
Tanti sono gli aspiranti scrittori convinti di avere fra le mani un potenziale best seller, ma che alla fine si rivela una storia sconclusionata, banale e costellata di errori grammaticali. Per evitare tutto ciò, frequenta qualche corso di scrittura, chiedi una consulenza a un professionista, insomma: mettiti in discussione.
Evita di chiedere consulenze ad amici e parenti. Non sono dei professionisti e risultano troppo coinvolti emotivamente per darti un parere obbiettivo. Non è questo il momento di vincere facile.
Il viaggio sarà lungo e difficile, forse è meglio che ti prepari prima di partire, invece di rimanere bloccato nella corsia d’emergenza con la macchina in panne.
Quando scrivi un libro, definisci il tuo pubblico
Ti senti pronto, ti sei messo in discussione e hai scoperto che tante cose che davi per scontate, non lo erano affatto.
Ora hai gli strumenti adeguati per dare vita alla tua creatura editoriale. La prima domanda che devi porti è: chi leggerà il mio libro?
E non rispondere che scrivi per te stesso, perché non ci crede nessuno. È indispensabile che tu possa inquadrare la tua storia in un genere ben definito, sarà più facile trovare gli editori a cui inviare il manoscritto. Come ho scritto sotto, gli editori non pubblicano tutti i generi e se alla domanda “A quale genere appartiene il tuo libro?”, la risposta è ” Non lo so, non è un genere ben definito”, allora non hai molte chance.
Pensa ai tuoi potenziali lettori e al genere al quale appartiene il tuo libro: se scrivi un romanzo rosa, non puoi concepire il finale come quello di Cime Tempestose, perché ti massacrano. I lettori e le lettrici hanno aspettative e desideri, non deluderli.
Il manoscritto deve essere corretto
Sei arrivato in fondo al tuo progetto di scrivere un libro. La creatura è nata. Richiama a te tutta l’umiltà di cui disponi, capisco la tua euforia, ma il lavoro è appena iniziato. Lascia il manoscritto a macerare un paio di settimane, poi riprendilo in mano per le correzioni.
Leggi ad alta voce il testo per cogliere più facilmente scivoloni sintattici, discordanze e inesattezze. Non fare mai l’errore di pensare che la casa editrice passi sopra i tuoi errori; la superficialità e la trascuratezza non sono tollerate da coloro che, per lavoro, leggono manoscritti ogni giorno.
Gli editori vogliono avere a che fare con autori in grado di padroneggiare la lingua italiana. Se non vuoi lavorare in questa direzione, apri il tuo cassetto e cerca un altro sogno da realizzare.
Partecipa a concorsi di scrittura
I concorsi di scrittura sono un buon mezzo per farsi notare. Ce ne sono centinaia sparsi in tutta Italia suddivisi per genere, quindi hai solo l’imbarazzo della scelta. Per farti un’idea, consulta il sito concorsi letterari.it e trova quello più adatto a te.
Partecipare ai concorsi ti permette di fare i primi passi nel mondo dell’editoria. Devi però considerare il concorso un punto di partenza, non di arrivo. Non accontentarti di collezionare decine e decine di pergamene e targhe, aspira a crescere.
Non tutte le case editrici vanno bene
Il tuo manoscritto è pronto per essere spedito. Scegli con oculatezza le case editrici a cui inviarlo. Vai sul sito e controlla la linea editoriale di ciascuna: gli editori non pubblicano di tutto. C’è chi che predilige il fantasy, chi l’horror, chi la saggistica o il genere rosa. Informati prima e prepara con cura la lettera di accompagnamento, che dovrà essere sintetica ma incisiva. Dovrai essere in grado di mettere in luce i punti forti della tua opera senza risultare eccessivo.
Se stai pensando di inviare il tuo manoscritto a un agente letterario, mettiti nell’ordine di idee che alcuni valutano i manoscritti a pagamento. E se l’idea non ti aggrada, riflettici un attimo: pagare un professionista perché valuti il tuo lavoro è una forma di investimento. Anche in questo caso informati bene, leggi attentamente le istruzioni sul sito dell’agenzia letteraria o contattali preventivamente al telefono.
Ti consiglio un ottimo manuale per conoscere quali sono gli agenti letterari che contano davvero e come operano, frutto della penna di Franco Forte, scrittore ed editor per Mondadori.
E se alla fine, il tuo libro viene accettato, fai attenzione che non si tratti di una casa editrice a pagamento. Leggi bene il contratto di edizione; a questo proposito ho scritto un post che fornisce consigli utili agli aspiranti autori in procinto di firmare un contratto.
Autopubblicazione: sì o no?
Ho scritto un post riguardo all’argomento. Io non sono contraria all’autopubblicazione, purché il libro nasca attraverso un lavoro di squadra, perché l’autore non può fare tutto da solo.
Molti autori si sono buttati nell’arena attraverso l’autopubblicazione e successivamente hanno spuntato contratti editoriali con case editrici blasonate. La realtà a volte supera la fantasia.
Ora tocca a te! Vorresti scrivere un libro ma non sai da dove cominciare? Oppure hai voglia di raccontarmi come sei arrivato a stipulare un buon contratto editoriale? La tua opinione per me conta molto, lascia un commento per raccontarmi la tua esperienza. Se il post ti è piaciuto, aiutane la diffusione condividendolo sulle tue pagine social. Grazie e a presto.
Lascia un commento